In estate si consumano
molte più bevande, purtroppo anche alcoliche, complici gli aperitivi, le
cenette, i cocktail all'aperto. L'alcol a piccole dosi non fa male soprattutto
se si tratta di vino o birra ma in
dosi eccessive è un attentato alla salute oltre che alla linea
e questo vale per entrambi i sessi.
Ecco quindi un vademecum per
non perdersi neanche un aperitivo e bere con la testa:
·
Non bevete se non avete compiuto ancora i 16 anni perché l'alcol
interferisce negativamente con lo sviluppo neurologico e fisico. Volete
rimanere bassi e rachitici?
·
Durante l'aperitivo preferite
sempre la birra o il vino bianco che nella misura di un
bicchiere ostacolano la formazione dei calcoli. Il vino bianco grazie alla presenza di leucoantociani
favorisce il corretto
funzionamento dei polmoni ovviamente sempre a piccole dosi. Il vino rosso protegge il cuore (aumenta
il tasso di colesterolo buono, ripulendo così le arterie) e stimola le difese immunitarie
(grazie alla presenza di resveratrolo).
·
Non mischiate
mai alcol con drink energetici o caffè ed evitate di bere se si
sono assunti farmaci
perché il vostro cuore subirebbe un sovraccarico e la pressione si
impennerebbe.
·
Gli esperti parlano di drunkorexia,
una nuova forma di disturbo alimentare, quello che porta i giovanissimi e le
giovanissime a restare letteralmente a digiuno fino al momento dell'aperitivo,
momento in cui ci si concede più di un cocktail. Questo è un grave danno per la
salute poiché danneggia gravemente l'apparato digerente. Non bevete mai alcolici a stomaco
vuoto! Volete collassare per un'ulcera perforante a 20 anni?
·
Le bevande alcoliche, vino e birra inclusi, vanno evitati se soffrite di
couperose, emorroidi,
vene varicose, ritenzione idrica e cellulite.
E
se avete bevuto troppo che fare? Innanzi tutto bere molta acqua per evitare la disidratazione
che è molto pericolosa soprattutto quando fa molto caldo. Il mattino dopo prima
del caffè, sorseggiate un bicchierone di acqua tiepida e subito dopo un succo
di frutta meglio se biologico e senza zucchero. Se ne avete la disponibilità,
assumete un integratore
multivitaminico per reintegrare le vitamine e i minerali persi
con la sbornia e la prossima volta usate la testa!
Due sigarette con filtro
La sigaretta è un oggetto di consumo tra i più diffusi nell'ambito della civiltà occidentale, ed il fumo di sigaretta è il metodo più comune di assunzione della nicotina.
La sigaretta è generalmente composta di foglie di tabacco essiccato e finemente tritato (trinciato) e di tabacco ricostituito, spesso mischiato con altri additivi,[1] arrotolate o pressate in un cilindro di carta arrotolata (generalmente di poco meno di 120 mm di lunghezza e 10 mm di diametro). Uno dei lati della sigaretta viene acceso e brucia lentamente senza fiamma permettendo di inalare il suo fumo dall'altro lato (su cui generalmente viene posto un filtro) che il fumatore porta alla bocca. Talvolta le sigarette vengono fumate attraverso un bocchino. Il termine sigaretta viene comunemente usato per riferirsi a sigarette composte di tabacco, ma si può applicare anche a dispositivi simili che contengano altri tipi di erbe come ad esempio la cannabis.
La sigaretta si differenzia dal sigaro per le sue dimensioni inferiori, per il diverso
trattamento a cui sono sottoposte le foglie di tabacco che la compongono e per
la carta di colore bianco che
La nicotina, composto principale della sigaretta, provoca una forte dipendenza nel soggetto che la consuma, stimolando il "sistema di ricompensa" del cervello.[2]
Il fumo di sigaretta è considerato causa di danni alla salute[3] e fattore favorente l'insorgere di patologie a carico dell'apparato respiratorio, dell'apparato cardio-vascolare, nonché lo sviluppo di tumori. Studi hanno dimostrato come l'assunzione di fumo attraverso la sigaretta sia più pericolosa per l'organismo rispetto alla pipa o al sigaro in quanto nell'atto del consumo la quantità inalata sia superiore.[4] La consumazione del fumo provocato dalle sigarette in maniera attiva o passiva provoca secondo alcune stime più di 440.000 morti ogni anno soltanto negli Stati Uniti.[5]
Indice ·
1 Storia §
3.2.3 Idrocarburi policiclici aromatici
o
3.5 Dipendenza e Sospensione dal fumo
·
4 Multinazionali e marchi
internazionali ·
6 Note |
La nascita della sigaretta è controversa. Fu, forse, inventata dai soldati musulmani che, durante l'assedio di San Giovanni d'Acri (nell'odierno Israele) del 1831-2, pare sostituissero al narghilè i tubetti di carta svuotati della polvere da sparo. Altri ne attribuiscono l'invenzione ad alcuni soldati inglesi, sbarcati sempre a San Giovanni d'Acri nel 1840 in seguito all'azione militare contro l'Egitto. Costoro, privi di pipe e di tabacco, fabbricarono speciali sigarette ricorrendo a foglie di tè arrotolato.
Composizione di una sigaretta:
1. Uscita del fumo principale
2. Materiale filtrante (carbone attivo ed altri)
3. Adesivo
4. Fori di ventilazione (non sempre presenti)
5. Inchiostro
6. Adesivo
7. Uscita del fumo secondaria
8. Filtro
9. Carta del filtro
10. Tabacco e additivi
11. Carta
12. Punto di combustione e ceneri
Esistono principalmente 2 tipi di sigaretta:
In entrambe i casi si possono avere sigarette confezionate con o senza filtro.
La sigaretta preconfezionata è prodotta con:
Nel caso di sigarette senza filtro il cilindro di tabacco e la cartina sono gli unici componenti della sigaretta.
La sigaretta prodotta manualmente contiene:
Anche questa sigaretta può essere manufatta senza filtro.
Ci sono tre tipologie di confezionamento manuale di una sigaretta:
Questo metodo per esperti consente di eliminare una parte della cartina per evitare di fumare troppa carta. La parte di cartina eliminata è detta, appunto, "bandiera".
Questo metodo per esperti
consente di eliminare la parte della cartina con
Il fumo di sigaretta (e generalmente di tabacco), è una miscela di gas (87%), vapore (5%) e particelle solide sospese (8%).
Il fumo derivante dalla combustione di una sigaretta contiene oltre 4.000 composti[6]
Negli ultimi anni nei paesi più progrediti, i consumatori del fumo di sigaretta sono diminuiti, a seguito delle notizie riportate dal Surgeon General nel 1964, di correlazione fra fumo e danno alla salute,[7] la riduzione non fu così drastica nel 2003 ad esempio negli USA il 22% degli uomini fumava regolarmente sigarette.[8], e anche se nel 2004 il Surgeon General ha evidenziato nuovi pericoli aggiuntivi per chi fa uso abitualmente di sigarette, il numero di consumatori non è diminuito ulteriormente.[9] In Italia tra il 2006 e il 2007 il numero complessivo di fumatori è leggermente aumentato[10]. Il sesso maschile prevale e per quanto riguarda l'età iniziale si attesta intorno alla prima decade, più del 30% dei fumatori inizia prima del raggiungimento della maggiore età. Per quanto riguarda il sesso femminile comporta il 17% di tutti i decessi negli USA,[11] il fumo in generale avendo effetti anti-estrogenici comporta nella donna cambiamenti ormonali come l'anticipazione della menopausa.[12]
La maggior parte delle sostanze tossiche e potenzialmente cancerogene prodotte dalla combustione di una sigaretta è contenuta nel residuo del fumo ottenuto per allontanamento dell'acqua e della nicotina. Le sostanze nocive del fumo che possono danneggiare direttamente l'apparato respiratorio, ma anche indirettamente gli altri organi interni, sono essenzialmente:
Sigaretta durante la combustione.
La nicotina
è uno dei principali componenti del tabacco, cui conferisce aroma e sapore;
viene per la maggior parte eliminata nell'aria, mentre una piccola quantità
arriva ai polmoni,
dai quali viene parzialmente assorbita, generalmente in ragione da un
quindicesimo ad un ventesimo della quantità di nicotina presente nel fumo
inspirato, per un totale compreso tra 1 e 2 milligrammi per ogni sigaretta
fumata[13]
È un veleno fra i più potenti: iniettando in un uomo per via endovenosa la
quantità di nicotina contenuta in due o tre sigarette, se ne provoca
Il monossido di carbonio è un gas tossico che interferisce con il trasporto dell'ossigeno da parte del sangue e con il suo utilizzo a livello cellulare.
Gli idrocarburi policiclici aromatici prodotti dalla combustione della sigaretta, primo fra tutti il benzo[a]pirene, sono importanti agenti intercalanti che, contribuendo al danno genomico, aumentano notevolmente il rischio di insorgenza dei principali tumori dell'apparato respiratorio, dell'apparato digerente e di diverse altre patologie tumorali.
Il consumo abituale di sigarette è fattore di incremento del rischio dell'insorgenza di una serie di patologie che possono avere esito mortale per il soggetto, raggruppabili in tre sottospecie: cardiopatie,[15] malattie respiratorie e comparse di masse tumorali:[16]
In alcuni Paesi, come l'Italia, i produttori sono tenuti a inserire nei
pacchetti di sigarette messaggi sulla pericolosità del fumo per
Il fumo passivo viene inteso come l'involontaria assunzione del fumo da parte di soggetti non fumatori,[25] le persone più esposte risultano i bambini (60% negli USA),[26] ritenuto pericoloso nello sviluppo di malattie croniche.[27]
Un indicatore per comprendere la dipendenza del soggetto alla nicotina è il semplice cercare di ritardare la cosiddetta "prima sigaretta della giornata",[28] spesso si va incontro all'astinenza da fumo, e la persona cerca aiuto non riuscendo a smettere autonomamente.
Il mercato mondiale del tabacco è dominato da 4 grandi multinazionali e dall'azienda di stato cinese[29]: