Final fantasy IX

 

“Garnet, sveglia, è tardi.

Kuja ha già troppo vantaggio”

 

Aprii gli occhi e vidi due smeraldi.

Pensai “è un miraggio”

ma così non era.

 

Appena presi coscienza ricordai

 l’inizio del nostro viaggio;

ed ora vi racconterò di quella sera.

 

Or tutti dovete sapere

che di Alexandria son la principessa

poiché mia madre sul trono è a sedere.

 

La tristezza nel mio cuore è fissa

perché mio padre in guerra è caduto

ed ora nel giardino giace nella fossa.

 

Quella sera con mia madre ho veduto

una recita di dame e cavalieri

e felice ella mi ha creduto.

 

Ma io ero assolta nei miei pensieri,

del voler fuggire dal castello

perché coloro che ci abitano sono suoi prigionieri.

 

Il voler conoscere è un vero fardello

ma quel giorno conobbi colui

che mi aprì il chiavistello.

 

Il suo nome è Gidan

e di smeraldo sono gli occhi suoi.

Il volto è onestà

mentre i capelli son grano.

e mi liberò

col cuor nobile suo.

 

Lo presi per mano

e lo implorai di portarmi con sé

sulla nave volante di cui è capitano.

 

Accettò la mia richiesta ma non mi disse il perché,

io indossai dei pantaloni e una camicia

per poi seguirlo senza dire “beh”.

Mi seguirono i miei cavalieri di fiducia:

 Beatrix e Stainer sono i loro nomi

che mi hanno sempre protetto con efficacia.

 

Col pensiero che volessero rapirmi,

mia madre bombardò la nave con arpioni e cannoni

ma riuscimmo a fuggire, nonostante tutte quelle armi.

 

Qui inizia la vera avventura

dove mi sentivo sempre più sicura

 

con Gidan vendevo armi nelle città

e monta gente ho incontrato proprio là.

 

Iniziamo da Vivi, un bizzarro maghetto

con un cappello a punta che gli nasconde il visetto

 

Poi Eiko, una giovane sciamana

tanto innamorata di Gidan quanto strana.

Grazie a lei ho scoperto di avere anch’io dei poteri

e che i miei genitori non erano quelli veri:

rimasi orfana quando fu distrutta la mia città

e Brahne mi prese con sé, senza dirmi mai la verità.

Per sconfiggere Kuja, ci alleammo tutti

anche se questo crea i fatti più brutti.

 

 

Tra perdite e sconfitte

l’amore la morte ha sopraffatto.